Il ponte degli Alidosi, nel comune di Castel del Rio, è una opera ingegneristica di portata incredibile, per quei tempi, grazie alla particolare forma con un’unica arcata di 42 metri e una “freccia” di 19 metri è il più antico della provincia di Bologna. Queste sue caratteristiche estremamente particolari gli hanno permesso, il 20 novembre 1897 con regio decreto n° 535, il riconoscimento come monumento nazionale italiano.
Il Ponte fu commissionato nel 1499 da Obizzo Alidosi all’Architetto e Mastro Andrea Gurrieri da Imola che lo realizzò con un costo di 500 ducati d’oro. La costruzione durò più di vent’anni comportando mille difficoltà, ma una volta terminato porto grandi vantaggi a tutto il commercio della Vallata del Santerno, infatti questo dono alla collettività voleva riconfermare la potenza e la stabilità della famiglia Alidosi dopo la perdita della signoria di Imola, ma favorì anche gli scambi commerciali nella vallata, avvantaggiando economicamente il comune di Castel del Rio, ultimo feudo degli Alidosi.
Il Ponte fu più volte restaurato, la prima nel 1642, successivamente nel 1699, poi dopo i danni di un terremoto nel 1715, nel 1862 e più di recente nel 2011.
La particolarità di questo ponte è la forma superiore detta “a schiena d’asino” ed è dotato di un’unica campata che attraversa il fiume Santerno. Probabilmente per necessità di manutenzione e sorveglianza furono ricavate cinque vani, all’interno della struttura, utilizzate dalle guardie per la riscossione delle gabelle e come “prigione di emergenza”. Queste stanze hanno ispirato la fantasia di “Magnus”, il noto disegnatore, che più volte ha ambientato i suoi fumetti in questi suggestivi e misteriosi ambienti.
La visita delle stanze interne è consentita nelle date programmate dall’amministrazione comunale, di norma durante le sagre paesane.
Autore: Davide Zannoni
Titolare dell'Agenzia di pubblicità e consulenza marketing Sicomunica dal 2007. Proprietario del Castello di Granaglione in Alto Reno Terme (BO). Amo la natura, la pace e la tranquillità.
