Nei pressi della località Mogne, nel comune di Camugnano (BO), lungo un sentiero, nascosta nel bosco di castagni, c’è una piccola chiesetta dedicata alla Madonna del Carmelo, ma per noi è la Madonna del Cigno. Pochi ma bravissimi parrocchiani dedicano il loro tempo alle pulizie e manutenzioni di questa chiesetta. La seconda domenica di agosto si celebra la sua festa con processione e Santa Messa. Il resto dell’anno è chiusa, ma volendo, a richiesta, si può visitare. Il mio ricordo del cuore? Quando, per la festa, ci accompagnavo mia nonna molto devota a questa Madonnina ❤
Cenni storici:
Nella località Cigno fin dal 1100 esisteva un castello di proprietà della contessa Matilde di Canossa. All’interno di questo castello vi era pure l’antica chiesa di S. Michele distrutta nel 1400.
Dov’era il castello sorgerà, nel 1521, una chiesetta detta “Serra”, poi a partire dalla fine del 1700, abbiamo notizie della chiesa del Cigno come riporta un’antica iscrizione che compare su una trave dell’edificio.
All’interno della chiesa vi era l’immagine venerata della Madonna del Carmine in terracotta che da circa 20 anni è conservata presso la chiesa parrocchiale di S. Michele Arcangelo alle Mogne.
Secondo la tradizione, avvalorata da una fonte del sec. XV, il Santuario di Santa Maria del Cigno, appartenente alla parrocchia delle Mogne, viene eretto nel 1084 da un pio Cenobita. Il nome dell’edificio deriva da “cinghio”, termine che nel dialetto locale indica una formazione geologica. Nel Medioevo era detto “cinghio delle Mogne” perché non lontano da esse sorse il castello di Le Mogne.
La tradizione vuole il Santuario della Madonna del Cigno risalente al 1084 e sia di fondazione cenobitica, come sembrerebbe confermare la posizione isolata e difficilmente raggiungibile, isolata su un’asperità boscosa e a filo del dirupo. Proprio la collazione è all’origine del nome: il toponimo “del Cigno” sta appunto ad indicare il “ciglio” o “cinghio”, asperità rocciosa secondo il dialetto locale.
L’edificio attuale risale invece alla fine del XVIII sec., epoca da cui non ha subito variazioni. Il piccolo edificio a capanna, con l’ex-canonica sulla sinistra, si presenta intonacato internamente ed esternamente, nobile nello scarso ornato in arenaria e con un notevole degrado delle superfici esterne.
Autore: Luana Bartolotti
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