Nel 2008, in val di Zena (BO) fu inaugurato un monumento, che raffigura una balena di 9 metri, opera degli studenti dell’Accademia di Belle Arti di Bologna, coordinati dallo scultore Davide Rivalta.
A circa 20 km a sud di Bologna, verso Firenze, tra i due ed i cinque milioni di anni fa arrivava il mare. Dove oggi vi sono colline e dolci declivi fioriti, una volta c’era una spiaggia tropicale. Il periodo era denominato del Pliocene.
Nel 1965 in località Gorgognano in Val di Zena di Pianoro, alle porte di Bologna, un contadino che lavorava in un campo trovò i resti di una Balaenoptera Aucutorostrata, risalente al Pliocene, tra i 2 e i 5 milioni di anni fa. Il cetaceo, i cui resti sono esposti nel Museo di Geologia e Paleontologia “Giovanni Capellini” della Università di Bologna, era andato probabilmente a spiaggiarsi sul bagnasciuga. La sagoma intera, modellata dagli studenti dell’ Accademia di Belle Arti, guidati dallo scultore Davide Rivalta è una scultura di nove metri di lunghezza (come lo era la vera balenottera spiaggiata, i cui rami mandibolari misurano circa 2 metri e 25 centimetri), costruita attorno a un’ anima d’ acciaio e dipinta di bianco e collocata là dove affiorò il fossile.
Il Museo Geologico ” Giovanni Capellini ” è il più antico museo paleontologico italiano. Fondato nel 1860 dallo stesso Prof. Capellini, noto geologo e paleontologo appassionato di vertebrati, negli anni è diventato celebre per la sua vasta raccolta di cetacei fossili. I reperti unici che compongono la sua attuale collezione rappresentano olo-tipi di generi e specie, e quindi vengono studiati da paleontologi di tutto il mondo.
Autore: Davide Zannoni
Titolare dell'Agenzia di pubblicità e consulenza marketing Sicomunica dal 2007. Proprietario del Castello di Granaglione in Alto Reno Terme (BO). Amo la natura, la pace e la tranquillità.
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